Il 31 luglio è stato pubblicato su La Stampa un articolo dal titolo “La guardiana del boschi” che sembra avere il nobile intento di rendere consapevole il lettore dell’importanza di boschi e foreste, evidenziando la difficoltà che molte foreste, non solo in Italia, stanno affrontando a seguito della crisi climatica. Questo racconto, tuttavia, fra semplificazioni e generalizzazioni, rischia non tanto di informare il lettore quanto di confonderlo.
I boschi italiani sono un patrimonio comune legato alla storia e alla cultura del nostro territorio e gli ecosistemi forestali di oggi sono il frutto di secoli di interazione fra natura e azione antropica. L’articolo, tuttavia, non affronta ma anzi demonizza il valore e la complessità che sta alla base dell’interazione sostenibile tra esseri umani ed ecosistemi forestali. Le approssimazioni che emergono dall’articolo sono tante. Tuttavia, a parere di chi scrive, due elementi meritano non solo una precisazione ma piuttosto una rettifica.